Due croci, due isole affondate e sento il nemico sempre più vicino, sempre più assorto nel tentativo di penetrare i miei strascichi di costole. Vuole quello, solo quello…la mia America!
I nostri tramonti vengono oscurati dai grattacieli nemici, costruiti sotto il livello del mare ormai ferito e privato del monossido di carbonio dei nostri sudori dirimpettai.
I gentleman in giacca e cravatta ci strattonano per le caviglie, con tentativi di accorpamenti kamikaze. Ci fanno schiantare contro i guard rail di una strada a unica corsia. Analfabeti privi di questioni d’onore, non conoscono il senso dei nostri obiettivi indecifrabili e consanguinei, ma agiscono nella logica del gioco sporco del potere.
Le luci di quasi-dicembre della cartiera di Mantova sono avvolte dalla nebbia, ma illuminano l’alta marea dei nostri sguardi lontani. Noi ci capiamo. Siamo preoccupati, seriamente, insieme.
Dove andranno a finire i nostri sogni? Che ne sarà della mia America, che sta dentro te, il tuo mondo?
[Era un imprevisto prevedibile]
Metto nelle tue mani le impronte digitali dei miei polmoni, dei miei respiri.
Riposiamo stasera…nei nostri letti separati.
Domani, sì domani, inizia la guerra ossessiva e persuasiva.
L’ho riletto per la terza volta e ogni volta mi hai emozionato. C’è tutto: la città,il grigiore, barlumi di luce, foschia, cannibalismo sociale,malinconia, ignoranza, ossessione, il mare lontano dagli occhi ma nel petto, lo sporco, l’illusione, la stanchezza, il riparo egoistico, il respiro… l’amore.
Mi ha toccato i sensi,
Andrea
Grazie Andrea… 🙂