[imprevisti prevedibili]

Due croci, due isole affondate e sento il nemico sempre più vicino, sempre più assorto nel tentativo di penetrare i miei strascichi di costole. Vuole quello, solo quello…la mia America!

I nostri tramonti vengono oscurati dai grattacieli nemici, costruiti sotto il livello del mare ormai ferito e privato del monossido di carbonio dei nostri sudori dirimpettai.

I gentleman in giacca e cravatta ci strattonano per le caviglie, con tentativi di accorpamenti kamikaze. Ci fanno schiantare contro i guard rail di una strada a unica corsia. Analfabeti privi di questioni d’onore, non conoscono il senso dei nostri obiettivi indecifrabili e consanguinei, ma agiscono nella logica del gioco sporco del potere.

Le luci di quasi-dicembre della cartiera di Mantova sono avvolte dalla nebbia, ma illuminano l’alta marea dei nostri sguardi lontani. Noi ci capiamo. Siamo preoccupati, seriamente, insieme.

Dove andranno a finire i nostri sogni? Che ne sarà della mia America, che sta dentro te, il tuo mondo?

[Era un imprevisto prevedibile]

Metto nelle tue mani le impronte digitali dei miei polmoni, dei miei respiri.

Riposiamo stasera…nei nostri letti separati.

Domani, sì domani, inizia la guerra ossessiva e persuasiva.

Questa voce è stata pubblicata il novembre 29, 2012 alle 9:30 PM ed è archiviata in parolesordomute. Aggiungi il permalink ai segnalibri. Segui tutti i commenti qui con il feed RSS di questo articolo.

2 pensieri su “[imprevisti prevedibili]

  1. Anfree Dogart in ha detto:

    L’ho riletto per la terza volta e ogni volta mi hai emozionato. C’è tutto: la città,il grigiore, barlumi di luce, foschia, cannibalismo sociale,malinconia, ignoranza, ossessione, il mare lontano dagli occhi ma nel petto, lo sporco, l’illusione, la stanchezza, il riparo egoistico, il respiro… l’amore.
    Mi ha toccato i sensi,
    Andrea

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